lunedì 31 dicembre 2012

Il Capodanno giapponese

Il Capodanno in Giappone è molto diverso dal nostro. Diciamo che assomiglia più al nostro modo di festeggiare il Natale. Infatti la sera dell'ultimo dell'anno i giapponesi usano riunirsi a cena con tutta la famiglia, preparano un pasto speciale e si chiudono nelle loro case a mangiare e bere. Poi, alla mezzanotte, molti si recano al tempio per salutare il Nuovo Anno e ingraziarsi la benevolenza degli Dei (sì, devo dire che se all'inizio mi incuriosiva e mi dava un senso di rispetto questo fatto di andare al Tempio, anche in mezzo alla bufera di neve e in piena notte - come sempre succede qui per l'ultimo di Dicembre - adesso mi accorgo che nel modo di vivere questo rito c'è molta superstizione, mi permetto di dire che forse ce ne sia molta di più di quanta ancora non ce ne sia nel nostro mondo cattolico).
Ma c'è un'altra particolare cosa che i giapponesi fanno in occasione di Capodanno: le grandi pulizie di casa!!! Di solito si fanno nei giorni precedenti la fine per preparare la casa al Nuovo Anno, buttando le cose vecchie che non servono più. Insomma, quelle che da noi sarebbero le pulizie di Primavera, qui le fanno a fine Dicembre, in pieno inverno! E se provi a dirgli che forse sarebbe più logico farle a primavera, come facciamo noi, quando le giornate sono più belle, il clima più favorevole, il riscaldamento chiuso, ecc....ti guardano in modo strano e ti dicono che in fondo d'inverno proprio perchè c'è il riscaldamento acceso, le tende si asciugheranno, e poi è per via dell'Anno Nuovo, ci si prepara al Nuovo Anno rinnovando la casa, liberandola delle cose che non servono più. Beh, ammetto che una sua logica anche questa versione, in effetti, ce la può avere.....insomma, è proprio questione di abitudini, oltre che di punti di vista, che comunque sono fortemente condizionati dalle abitudini stesse! Scusate il giro di parole, ma se c'è una cosa che ho capito stando qui, è proprio questa.
Ad ogni modo il primo anno ero allibita nel vedere tutta famiglia, e dico tutta, uomini compresi, arrampicati sulle finestre e lampadari a pulire; la suocera che si era ridotta a pulire le scale di casa a ridosso della mezzanotte del 31, e io che pensavo "ma chi glielo fa fare?".
Al che, dato che il primo anno ero esonerata dal contribuire anche io alle pulizie per via della gravidanza, gli anni successivi ho dato il mio contributo facendo le pulizie un po' alla volta e con grande anticipo. Quest'anno invece non ci sono riuscita, e, forse perchè gli avevo abituati bene o non so...., in pratica nessuno le ha fatte. Va beh, ho pensato, meglio così. Meno stress per tutti.
Insomma, il Capodanno in Giappone non è dei più divertenti....

Auguri di Buon Anno a tutti!!!

venerdì 28 dicembre 2012

Christmas Cake

In Giappone, il Natale non è vissuto come una festa religiosa. Non è una festività nazionale, ma solo una tradizione di tipo commerciale, questa sì, importata dall'Occidente. Ma con una particolarità: il giorno di Natale in Giappone va di moda la "Xmas Keki", come la chiamano qui, ossia la torta di Natale. Si tratta di una semplice torta di pan di Spagna farcita con panna e fragole. Questo è il tipo classico di Xmas Cake, ma ci sono altre varianti. In ogni famiglia giapponese non può mancare la torta la sera di Natale. E' quindi tutta una corsa alla prenotazione e acquisto nelle migliori pasticcerie della città, che in questa stagione fanno decisamente ottimi affari.


Anche noi abbiamo avuto la nostra Xmas Keki. Io e Oscar ne abbiamo apprezzato soprattutto le decorazioni, ma avremmo preferito molto di più il classico Pandoro!



giovedì 20 dicembre 2012

Natale!







A Hakodate, ogni anno nel periodo dal 1° dicembre fino a Natale, nella zona turistica del porto, si tiene il "Christmas Fantasy", un evento che si ripere tutte le sere. Accensione delle luci dell'albero di Natale (arrivato dal Canada) e piccoli fuochi d'artificio. Ci sono pupazzi e un grande Babbo Natale che intrattengono i bambini e negli stand vicini vendono diversi tipi di zuppe calde. E' un evento molto atteso a cui partecipano molte persone anche se il freddo è sempre molto pungente in quella zona (vicino al mare, quindi molto ventosa).


martedì 13 novembre 2012

Viaggio a Tokyo. Diario di viaggio, prima puntata

Il mese scorso siamo andati a Tokyo per prendere il mio fratellone e la sua ragazza che arrivavano dall'Italia.
Siamo stati qualche giorno nella metropoli e poi tutti insieme siamo tornati a Hakodate.

E' andato tutto bene devo dire. Non avendo molta esperienza nel girare in una cittaà cosi grande come Tokyo, con il suo sistema molto complicato di metropolitane, l'idea di passare tre giorni io e Oscar a provare a far da "guida" ai nostri ospiti, mi preoccupava non poco. Per fortuna loro erano arrivati con già un'idea chiara dei posti che volevano vedere e così di fatto, ci hanno guidato loro.
Tokyo è una città enorme:  per gli spostamenti ci si deve avvalere, per comodità, della metropolitana che però non è di facile utlilizzazione neanche per i giapponesi stessi. Il fatto è che per quanto sia comodo spostarsi con la metro, di fatto, si finisce per passare buona parte della giornata sottoterra, se si vogliono raggiungere più parti della città. Aggiungici che con un bambino dotato di "baby car"- il passeggino, detto alla giapponese - usare la metro, puo' diventare davvero una gran fatica. Non tutte le uscite infatti sono dotate di ascensore o scale mobili ( alla faccia di una metropoli moderna come Tokyo!). Devo dire che se non fosse stato per il paziente aiuto di mio fratello e l'Ale, non avrei potuto farcela! Infatti nella metropolitana si vedevano pochissime mamme con bambini piccoli, la maggior parte usa la bicicletta per gli spostamenti, e qualcuno la macchina (avere una macchina a Tokyo e' quasi un lusso, dato che il posto auto costa quasi come un miniappartamento!).

Diario di viaggio:

Primo giorno.
Sky Tree!
Ebbene si! siamo andati a vedere e siamo saliti sulla torre piu' alta di Tokyo, 634 m, inaugurata quest'anno e realizzata su progetto di Tadao Ando.
Essendo un giorno infrasettimanale siamo riusciti a salire senza dover aspettare molto (una mezz'oretta). L'organizzazione giaponnese non si smentisce mai. Il punto panoramico e' ad altezza 350 metri e si raggiunge con un ascensore super potente che fa mediamente 10 m. al secondo. In 30 secondi avevamo raggiunto il piano panoramico!

                                                    La Tokyo Sky Tree

                                                   L'interno dell'ascensore dello Sky Three

                                                    Vista dall'alto



Nel pomeriggio siamo andati a Shibuya. Un mast per che visita Tokyo la prima volta. Personalmente l'ho trovato un po' diverso da come lo ricordavo. Mi sembra diventato un po' piu' "inn". Tanti centri commerciali e negozi di abbigliamento, ma dai prezzi un po' sopra la media. Direi non proprio il luogo migliore per lo shopping per le piccole tasche.
Comunque sempre pullulante di vita, con la sua piazza dotata dei mega schermi (ricorda un po' Time Square di N.Y.) e i flussi di masse di persone che quando attraversano il principale incrocio si trasformano in un mare di gente.

                                         All'uscita della stazione di Shibuya

Secondo giorno.
Asakusa. Il quartiere vicino alla stazione di Asakusa, e' molto carino, con una sorta di vecchia cittadella in cui si inserisce un grande tempio e negozietti tutto intorno. Girando tra le viuzze abbiamo anche incontrato una troupe televisiva che stava girando una scena di un telefilm poliziesco!




Harajuku. Il pomeriggio ci siamo spostati a Harajuku, quartiere cult per i giovani e lo shopping. Per me rimane uno dei posti piu' divertenti dove passeggiare e curiosare tra le varie stranezze della gente di Tokyo.

                                              Una vista dall'alto della zona vicino a Harajuku


Roppongi. Il quartiere "degli stranieri" e dei club, sempre affascinante con i suoi misteriosi locali con i bodygard all'ingresso, gli ottimi risporanti a prezzi abbordabili, la pullulante vita notturna.

Terzo giorno.
Ueno. Era una giornata piovosa e noi abbiamo avuto la bella idea di andare al parco di Ueno a vedere il panda! Si, avete capito bene. Nello zoo di Ueno ci sono due panda, gli unici che si possono vedere in giappone e sono molto popolari!Abbiamo visto molte specie di animali diverse, un po' sotto la pioggia, un po' all'interno delle loro "case". Personalmente quello che mi ha impressionato di piu' e' stato un coccodrillo piuttosto grosso i cui segni di artigli erano visibili sulla protezione di contenimento in plexiglass.


                              Contrasti giapponesi: un tempio illuminato davanti a palazzoni moderni


Quarto giorno.
Il giorno del ritorno ad Hakodate. Avendo l'aereo nel pomeriggio, abbiamo fatto in tempo ancora a fare un giretto, a Iidabashi. Un luogo molto carino, residenziale nelle vie piu' interne con condomini e case di alto livello, un canale con un bel lungofiume, e una viuzza per lo shopping molto carina.



Ciao Tokyo, qusta volta mi sei piaciuta molto, davvero molto, quasi quasi mi e' venuta voglia di abitarci!!!



sabato 3 novembre 2012

Lavori in casa...

Abbiamo avuto una parte dell'impianto di riscaldamento rotto. Oggi è stato il giorno in cui sono venuti a sostituire la caldaia. Casualmente era un giorno in cui tutti eravamo pieni di impegni e cosi nessuno è potuto rimanere a casa a "presidiare" i lavori. Monica-san temeva, una volta tornata a casa, di trovare un disastro e dover rimboccarsi le maniche per pulire i residui dei lavori. E invece, con sua grande sorpresa - eh sì, non si è ancora abituata all'efficienza nipponica (!)- arrivata a casa, ha trovato gli operai che stavano terminando il lavoro e tutto intorno alla nuova caldaia era pulito e ordinatao, come se non fosse passato nessuno! Non solo, ma ha notato che tutto il materiale di scarto era stato raccolto in due grandi sacchi all'ingresso, pronti per essere portati via da loro. Varcato l'ingresso di casa, si sentiva un rumore di trapano. "Oddio!" ha pensato Monica-san "chissà che macello!" E invece, salite le scale, ha visto uno degli operai che stava usando il trapano per forare un piccolo componente e lo stava facendo dentro uno dei sacchi delle immondizie!!! Incredibile! Stava cercando di sporcare il meno possibile!!!
Monica-san si è subito rilassata, si è seduta al pc per scrivere questo post e nel frattempo ecco che sente una suoneria nuova proveniente dalla cucina. Era la nuova centralina della caldaia che, finito il lavoro, gentilmente e con una vocina tipo quella dei navigatori delle auto, ci avvisava che "ofuro wa dekimashita!", ossia "il bagno è pronto", nel senso pronto per essere usato.

Devo dire che il servizio in Giappone è davvero ottimo. Se hai un problema a casa, nel giro di un paio di ore è molto facile che già qualcuno arrivi a vedere di cosa si tratta e se possono sistemano le cose subito. Sono molto organizzati e veloci, fanno le cose in modo da non disturbare molto e cercano di lasciare il più possibile pulito.
C'è da dire però un'altra cosa. Questa casa ha "solo" 25 anni, e capisco che se per noi italiani 25 anni non sono molti, per i giapponesi significa che la casa è abbastanza vecchia. Ma che dopo 25 anni un impianto di riscaldamento di una casa debba necessitare di rinnovo mi sembra una cosa non proprio positiva.

domenica 28 ottobre 2012

SADOU ovvero.... la cerimonia del the'

Ieri sono andata a vedere la cerimonia del the', che si è svolta in una bella casa tradizionale giapponese.

 La cerimonia del the' consiste nell'assistere alla preparazione della famosa bevanda verde. Chi lo preprara è una donna rigorosamente vestita col Kimono che si avvicina agli strumenti preparategli da un'aiutante, si inchina e poi estrae dalla fascia sotto il petto che chiude il vestito, un fazzoletto piegato. Lo apre e comincia un rituale di apertura e chiusura del fazzoletto fatto con movimenti ben accurati e precisi, studiati nel minimo dettaglio. Difficile capire il significato di tutti questi movimenti eseguiti con precisione e attenzione scrupolosa.
Ripiegato il fazzoletto, con esso la donna prende in mano la teiera che contiene l'acqua calda e la versa nella scodella. Aggiunge poi la polvere di the' di verde e comincia a mescolare con l'apposito frustino. Ripete l'operazione un'altra volta e poi serve la bevanda pronta.
Il rituale vuole che prima di bere il the' si mangi qualcosa di molto dolce, infatti viene offerto un dolcetto all'inizio della cerimonia.




 I partecipanti possono cominciare a mangiare il dolce loro offerto mentre il cerimoniante prepara la bevanda. I dolcetti sono a base di zucchero. Questo perchè il the' è molto amaro, quindi sorseggiandolo dopo aver mangiato qualcosa di dolce, il sapore che ne  risulta non è affatto amaro.
(I giapponesi sono molto attenti a questa cosa dei sapori. Quando avevo conosciuto mio marito e lo sentivo fare commenti sui miei abbinamenti strani di cibo, come passare dal dolce al salato, dall'amaro al dolce....non capivo. Credevo fosse una sua fissazione. Poi ho capito che invece per loro è una cosa davvero importante. Ad esempio se si mangia qualcosa di aspro, dopo non ha senso, a loro avviso, mangiare qualcosa di dolce, perchè il gusto ne risulterà modificato!)




Infine abbiamo sorseggiato il thè che si presenta in un bel colore verde, denso e con una schiumetta. E' importante sapere che quando ti viene data la scodella, la si prende in mano, la si tiene appoggiata sulla mano sinistra e con la destra la si fa ruotare due volte in senso orario.

Le prime volte che noi occidentali assaggiamo il thè verde (macha), è difficile che lo potremmo apprezzare, sembra quasi avere un sapore di erba, ma dopo un po' di volte che lo si beve lo si aprrezza sempre più. Inoltre devo dire che il rituale del dolcetto offerto non mi dispiace affatto....

mercoledì 19 settembre 2012

Primi segni d'autunno


 Ecco avvistate le prime foglie d'acero che si tingono di rosso con l'arrivo dell'autunno. Che sorpresa! Qui siamo ancora in piena estate praticamente per le temperature che ci sono, eppure....



E qui si vedono le prime macchie rosse tra ancora il tanto verde!

sabato 8 settembre 2012

Posti magici


 Ieri ho fatto un'esperienza magica. Siamo andati sulla costa ovest del sud dell'Hokkaido, che si affaccia sul Mar del Giappone. Un mare interno, piu' calmo e piu' caldo dell'Oceano Pacifico, sul quale si affaccia la costa est.
Abbiamo scoperto una spiaggia che per me e' un posto magico. Decine e decine di metri di spiaggia deserta, immersa in una natura selvaggia e incontaminata. Ho fatto una passeggiata nel tardo pomeriggio lungo la riva, acqua liscia come l'olio, calda, non un'anima viva a disturbare i miei pensieri. Mi sono immersa in una solitudine totale per un tempo sufficientemente rigenerante.
Stare da soli, completamente soli all'aria aperta in un posto dove la natura appare incontaminata, ti rimette in pace con te stesso e il mondo.



martedì 21 agosto 2012

Hanabi






In estate in Giappone si tengono diverse feste all'aperto, dette Matsuri che sono accompagnate da bellissimi fuochi d'artificio. Accorrono migliaia di persone per vedere i fuochi, e l'assicurarsi un buon posto da cui poterli vedere è davvero un'impresa per chi non puo' recarsi sul posto diverse ore prima. Molti addirittura "prenotano" il posto andando ad applicare del nastro adesivo a terra, scrivendo il proprio nome.
La cosa più strana di questi eventi è comunque rappresentata dal rientro. Non appena i fuochi sono finiti, quasi tutti si accingono a raccogliere le proprie cose in fretta e letteralmente corrono alla macchina per tornare a casa. Hanno un terrore inspiegabile a dover rimanere bloccati nel traffico "da rientro" e quindi tutti cercano di avviarsi al più presto per essere tra i primi ad uscire dai parcheggi!!!! Da noi, semmai, è il contrario, si aspetta che gli altri se ne siano andati, si gode ancora un po' della bella serata, e poi si ritorna a casa con più calma.
A volte, faccio davvero fatica a capirli i giaponesi!!

sabato 4 agosto 2012

Al mare!

Questa settimana finalmente siamo andati un paio di volte al mare. Il tempo era stato piuttosto brutto e freddino fino a circa due settimane fa, quindi non abbiamo avuto mai occasione di andarci prima. Tra l'altro, e' stata la prima volta che sono stata in questa spiaggia a Yunokawa, un posto un po' lontano da casa nostra, ma abbastanza carino. Oscar era gia' stato al mare l'anno scorso, ma quest'anno credo sia stata per lui una esperienza nuova. Pur sempre affascinato dall'acqua, ha molta paura delle onde del mare, così che non ha voluto metterci nemmeno i piedi, ma si e' divertito molto a giocare con la sabbia vicino alla riva.
Per arrivare alla spiaggia abbiamo fatto quasi un'ora ad andare e un'ora a tornare in bicicletta, ma ne e' valsa la pena!

mercoledì 20 giugno 2012

Viaggio di rientro

Eccomi qui, di nuovo in Giappone, a casa mi viene da dire. Dopo un soggiorno in Italia durato circa un mese, sono sopravvissuta al viaggio di ritorno con il mio piccolo di quasi due anni. Facendo bene i calcoli dal momento in cui ho lasciato la casa dei miei al momento in cui ho messo piede nella nostra casa in Hokkaido, sono passate ben 24 ore! Di queste ne avro' dormite si e no 3 e nonostante sia arrivata distrutta, non ho potuto dormire subito dato che il mio bambino non ne voleva proprio sapere di mettersi a nanna. Questa volta e' stata proprio dura, probablimente per il fatto che l'orario di volo non era favorevole rispetto al cambio orario con il Giappone, e per il fatto che Oscar si arrende difficilmente al sonno.
Questa e' stata la prima volta che ho fatto tutta la tratta  Italia-Tokyo-Hakodate da sola. Ma devo dire che me la sono cavata molto bene, grazie anche alla comodita' dei servizi giapponesi. Infatti ho avuto un momento di incertezza all'aeroporto di Haneda (il terminal per i voli interni giapponesi) perche' non capivo dove fare il check-in. Ma l'aeroporto e' dotato di punti informativi ai quali ci si puo' rivolgere per ogni evenienza e non solo, alcune delle inservienti dei punti informativi potresti ritrovartele di fronte da un momento all'altro nel tuo vagare incerto tra i piu' ferrati passeggeri nipponici. Tutto liscio quindi, arrivo a Tokyo, spostamento da Narita a Haneda in autobus (piu' di un'ora di strada), volo da Haneda a Hakodate. In quest'ultimo volo credo di avere raggiunto il peggio, o quasi, delle mie condizioni di resistenza. Appena decollato, non riuscendo piu' a tenere Oscar in braccio, l'ho fatto scivolare a terra, e lui, stanchissimo, si e' addormentato cosi', ai miei piedi e un po' anche ai piedi del mio vicino passeggero. Io, credo, devo essermi addormentata subito dopo, perche' a un certo punto e' venuta la hostess a dirmi, battendomi sulla spalla, che il bambino così, per terra, non ci poteva stare. Io un po' stizzita, me lo sono tirato su e ho visto, con la coda dell'occhio ancora mezzo addormentato, che il passeggero vicino a me aveva spento la lucina di chiamata. Aveva chiamato lui la hostess! Ma Oscar fortunatamente continuava a dormire e io anche sono ripiombata nel sonno profondo fino all'atterraggio.