sabato 25 giugno 2011

Rieccomi in Giappone!

Dopo tre mesi di assenza, di pausa, mi sono decisa a rientrare in Giappone. Sono di nuovo qui da dieci giorni e non mi sembra di essere stata via cosi' a lungo. Sono rientrata perche' ritenevo che il soggiorno in Italia fosse durato piu' che a sufficienza. Certo, per essere davvero "sicuri" si sarebbe dovuto aspettare ancora, ma quanto? Mi sentivo come una ragazza madre e mi accorgevo che anche a Oscar mancava il suo papa'.  Passato il tempo dei grandi timori iniziali, ho deciso di rientrare.
La vita qui sembra essere tornata alla normalita'. Sono partita che era ancora inverno e ora e' estate. Mi sono persa la fioritura dei ciliegi ("sakura") anche se amici qui mi hanno raccontato che non hanno fatto il tradizionale pic-nic ("hanami") sotto i ciliegi perche' non se la sono sentiti. Mi sono persa la fioritura delle azalee ("tsuzuji") che mi piacciono cosi tanto. Per non parlare degli impegni che avevo dovuto interrompere. Li sto riprendendo, e sono contenta di essere tornata alla "normalita'".
Confesso che temevo di trovare maggiore freddezza nei miei confronti, al mio ritorno. Chissa' cosa avranno pensato tutti i miei amici e conoscenti qui,  relativamente alla mia partenza, pensavo....Ancora non ho rivisto tutti, ma fino adesso ho invece ricevuto grande affetto da parte delle persone riviste e risentite telefonicamente. Tutti che ci aspettavano, tutti che vogliono rivedere me e il piccolo Oscar!
Riprendere la nostra vita qui e' stato piu' facile du quanto pensassi, anche se dobbiamo rivedere le nostre abitudini alimentari per il timore delle radiazioni. Non e' simpatico vivere con questa preoccupazione. Sebbene tutti dicano che qui in Hokkaido non ci siano problemi, il timore da parte mia c'e' e quindi in casa abbiamo deciso di selezionare la provenienza dei cibi. Non c'e' molto di piu' che si possa fare. Anzi si, una cosa c'e': cercare di assumere un atteggiamento positivo, di speranza, soprattutto, perche' di questo c'e' bisogno. E il Giappone ha dimostrato di saperlo mettere in gioco questo atteggiamento positivo, mettendosi subito all'opera, senza drammatizzare, senza abbattarsi, per rimettere a posto quello che la natura ha distrutto.
Per questo ho pensato di postare questa canzone, scoperta solo da qualche giorno e che suoneremo con il Trio (io al piano e due amici al violino) la prossima settimana a un piccolo concerto.


Si intitola "Ue wo muite arukou" che significa:  Diretti verso l'alto camminiamo!