domenica 2 gennaio 2011

Ritorno a casa

Eccoci finalmente dopo un periodo di pausa, a tirare le somme di questo primo periodo trascorso nel Paese d'origine. Dopo un lungo viaggio di rientro in cui Monica-san e la sua famigliola hanno attraversato mezzo globo, con tutte le ansie del caso (Monica-san ha viaggiato con il terrore di perdere di vista figlio e soprattutto marito in quanto al momento della prenotazione del viaggio, per motivi non qui specificati, ai due non era stato assegnato un posto vicino).  Fortunatamente il viaggio è andato molto bene a parte un piccolo ma inquietante incontro con un libello in una libreria dell'aeroporto di Haneda a Tokyo, che titolava: "Credevo che sarei morto" e il disegno di passeggeri di un aereo in posizione di sicurezza. "Ma che razza di libro è questo?" ha chiesto Monica-san in preda a disgusto misto paura-porta-sfiga. "Beh sai" le ha detto il sempre pragmatico Morito-san, da buon giapponese "forse l'ha scritto qualcuno che è sopravvissuto a un incidente aereo e che voleva condividere la sua esperienza con i viaggiatori; magari per dare dei consigli su come comportarsi in certi momenti..."
"ahh" ha pensato Monica-san, perplessa, allontanandosi dalla libreria con aria poco convinta.

Arrivo in Italia.
L'impatto con il sistema Italia è stato meno traumatico di quanto Monica-san si fosse immaginata. Già poche ore dopo essere atterrata sul suolo di origine, si sentiva perfettamente a suo agio, come se non fosse mai stata via.
Di un' unica cosa non si ricordava: come aveva previsto la sua amica I., l'impatto con la tavoletta del water si sarebbe rivelato molto......ghiacciante.
L'incontro tra il piccolo Oscar-chan e la sua famiglia italiana è stato folgorante. In particolare tra lui e zietta L. è stato vero amore a prima vista. Monica-san non si immaginava che sua sorella potesse avere un tale potere magico con i bambini. Con gran sollievo per il lusso di potersene liberare anche solo per poco, ha osservato il suo cucciolo giocare festoso con zietta L., preso da un incredibile interesse per unghie della mani e dei piedi smaltate di rosso. Con zio A., invece, Oscar-chan ha sperimentato i voli acrobatici e si è dovuto abituare, suo malgrado, al vocione forte e roco del giovane e baldanzoso ragazzo che poi altri non è che il fratello di sua madre.
Tra mangiate di canederli, panettoni, tortellini e soprattutto di biscotti e cioccolato italiani, le giornate tra le belle montagne altoatesine passano serene.

Monica-san già pensa al momento in cui dovrà imbarcarsi da sola con il suo cucciolo per tornare nel paese del Sol Levante. Ancora non sa se essere contenta o se rattristarsi: per il momento, ha deciso, cerca solo di godersi questo periodo.