venerdì 11 febbraio 2011

Di nuovo in Giappone

Nel post precedente Monica-san parlava di "ritorno a casa"......beh, ora si trova a confessare a se stessa che il concetto di "casa" non le e' proprio cosi' chiaro. Ritornata in Giappone, infatti, in un primo momento in cui ha provato un senso di estraneita', ha capito che quello, ossia qui, adesso, dovrebbe essere il posto da considerare appunto "casa". Ma no, Monica-san non riesce ancora a metabolizzarlo questo fatto, e forse perche' di "case" negli ultimi anni ne ha cambiate molte. Allora, Bressanone, nel suo animo, rimane ancora il posto che considera davvero "casa". Ha a che fare con quel senso di "Heimat", e usa intenzionalmente la parola tedesca perche' contiene in se' il concetto di casa - "heim" - che riporta sempre alle proprie origini. Non per essere nostalgica, ma questo e cio' che sente.

Presa da questi melanconici pensieri, Monica-san - dopo aver affrontato un viaggio estenuante, per quanto andato bene (22 ore di viaggio tra cambi di aereo e attese, in cui ha dormito si e no 3 ore...!), nonche' una influenza intestinale in cui e' caduta, probabilmente vinta dalla stanchezza, qualche giorno dopo essere arrivata in Giappone e che ha attaccato anche al piccolo e poverino Oscar-chan - ha passato un paio di giorni in preda a un senso di sconforto dovuto alla nostalgia per il suo Paese, per la sua famiglia di origine, per gli amici, ma anche per un certo stile di vita diverso da quello che conduce qui. Tuttavia, e per fortuna, tali sentimenti nel giro di un paio di giorni hanno lasciato il posto alla riappropriazione degli spazi, del tempo, insomma, della propria vita qui, che la ha aiutata molto a superare le "difficolta' da rientro". Ora Monica-san ha ripreso la sua vita normale ad Hakodate, di nuovo carica di energia si e' buttata in nuovi progetti, e' contenta di avere di nuovo la sua famiglia riunita. Anche Oscar-chan sembra aver avuto un periodo di spaesamento analogo appena rientrato nel suo Paese, ma anche lui nel grio di pochi giorni si e' ripreso.