martedì 16 aprile 2013

Il primo giorno a scuola

Oggi è cominciata la mia avventura come assistente di lingua inglese alle scuole elementari.
Anzi, devo precisare che l'avventura è iniziata già la settimana scorsa, quando tutti noi assistenti abbiamo avuto un incontro preliminare per concordare il programma dell'anno. L'organizzazione giapponese mi lascia sempre esterefatta, anche perchè nonostante si svolga sempre tutto nel totale rispetto delle buone regole comportamentali giapponesi - sempre molto "cerimoniose" - il clima è sempre molto pacifico, ricco di gentilezza e sorrisi.
Durante il primo incontro si sono riuniti i rappresentanti di una trentina di scuole elementari della città, tutti maestri delle materie principali, e, sorpresa delle sorprese, erano quasi tutti uomini, tanti maestri e pochissime maestre!
Tutti loro erano seduti in un'aula, già ben divisi in gruppi di lavoro e ci aspettavano. Noi assistenti siamo entrati e ci siamo uniti al rispettivo gruppo di lavoro e, fatte le presentazioni, abbiamo cominciato a accordarci sul calendario delle lezioni di inglese per tutto l'anno, in realtà poche, una dozzina per ciascuna scuola.

Oggi è cominciata la mia avventura, in effetti devo dire che ero molto agitata, ma tutti mi hanno subito messo a mio agio, a partire da uno degli insegnanti che si è presentato a me parlandomi in italiano! Mi ha detto infatti che l'Italia gli piace molto e tutti gli anni va a Cortina a sciare! Incredibile, vero?!!
Sono arrivata con un po' di anticipo, e,ovviamente, ho fatto le immancabili gaffe del principiante:
- sono entrata dall'ingresso degli studenti, per poi scoprire che gli insegnanti hanno un ingresso a parte. C'era persino un armadietto a me dedicato con un bigliettino con scritto "Benvenuta Monica"
- ho parcheggiato in un posto che non era un posto macchina. "Ma non era un po' strettino come posto macchina?" mi chiede il segretario. "Beh si in effetti..." dico io, e mi fa vedere dove posso parcheggiare le prossime volte. (E come sempre devo ammettere che mio marito aveva ragione. Prima di partire stamattina mi chiede "Avevi chiesto per il parcheggio?" e io come al solito che lo considero con sufficienza in questi frangenti....ma alla fine mi devo sempre ricredere, e ancora non riesco ad abituarmi a certe stranezze...)

Una volta entrata vengo presentata al Preside il quale poi mi presenta a tutto lo staff insegnante.
In seguito conosco gli insegnanti con i quali dovrò lavorare direttamente, e mi dicono che avrò un'ora con ciascuno durante la mattinata e aggiungono che loro sarebbero andati in classe prima di me e poi mi avrebbero fatto chiamare. Così mi sono seduta e ho aspettato. Finchè poco dopo si sono presentati due bambini che mi hanno detto di seguirli in aula. Gli insegnanti erano più emozionati di me, non ne parliamo poi dei ragazzini, tutti di età tra i 10 e i 12 anni, che però mi hanno fatto tantissime domande, tutti molti curiosi di me e dell'Italia. Che carini i ragazzini a questa età! Sono rimasta stupita che non indossassero la divisa scolastica e che fossero così aperti e liberi di chiedermi cose anche le più disparate davanti ai rispettivi insegnanti. Che bel mondo la scuola! Almeno le elementari.
Ho scoperto che nelle scuole elementari la divisa non si usa, si usa dalle medie in poi. Poi, un'altra cosa che mi ha colpito è che gli insegnanti quando si sono recati in classe, hanno portato delle boccette che, mi hanno detto, servivano per raccogliere le urine degli scolari da consegnare all'Ufficio sanitario della zona, per un controllo del loro stato di salute.
Le quattro ore che dovevo fare sono volate, mi sono divertita molto, e penso anche loro. Ci sarebbe molto da scrivere sul sistema dell'istruzione in Giappone, peraltro anche io non lo conosco ancora bene, ma di una cosa sono abbastanza certa: a mio parere, i bambini, per lo più, frequentano con piacere la scuola e, sebbene il livello medio dell'istruzione pubblica non sia molto alto, imparano la buona educazione.
Sia durante le lezioni che durante la pausa, non ho sentito nessuno gridare, litigare.... e questo mi piace moltissimo.