martedì 30 novembre 2010

Pronti per il ritorno!.....quasi.....

Il fatto e' che ci si abitua.
Ci si abitua alle atmosfere miti, socievoli e cordiali di questo Paese.
Ci si abitua alla gentilezza, a volte estrema, di questa gente timida e dotata di un grandissimo senso civico.
Ci si abitua a sentire intorno a se' parlare sempre in una lingua diversa, ci si abitua a non dare per scontata la propria, di lingua. Ci si prova ad abituare agli usi di questo popolo tanto diverso, ma poi non cosi' tanto quando lo si conosce meglio.
Ci si abitua ad inchinarsi anche quando non si sa perche' lo si sta facendo, ma semplicemente perche' per osmosi si possono assorbire in modo incredibilmente rapido abitudini altre.
Ci si abitua a non dare piu' la mano, a togliersi le scarpe ogni volta che si entra in casa propria e d'altri. Ci si abitua, e che sollievo, a non dire piu' le "brutte parole", perche' neanche le si sente piu', e non solo perche' non si capisce la lingua. Ci si puo' abituare ad una mentalita' che accoglie pacatamente la
realta', sospendendo giudizio e preguidizio, per quanto a volte alcune cose si faccia davvero fatica a comprenderle.
Ci si abitua a vedere donne che fanno le stradine, le parcheggiatrici, le taxiste e le carpentiere, oltre che tutti gli altri tipi di lavoro. Ci si abitua con sollievo ad una televisione in cui la donna non e' strumentalizzata ed oggettivata, ma rappresentata attraverso i vari ruoli che svolge nella vita e nella societa'.
Non ci si puo' abituare ai party mordi e fuggi, ma ci si puo' abituare alla estrema riservatezza di queste persone. Difficilissimo disabituarsi al grande rispetto ed educazione che permeano i rapporti tra le persone, dai bambini dell'asilo fino ai piu' anziani. Difficile da capire per un italiano l'estrema serieta' e impegno con cui ogni cosa, soprattutto professionale, viene portata avanti.
Ci si abiuta a vedere l'autobus arrivato in anticipo aspettare alla fermata anche se non sale piu' nessuno, fino a quando non giunge il minuto esatto previsto per la partenza. Ci si abitua a vedere ovunque insegne in un'altra lingua e a provare soddisfazione ogni volta che si riesce a decifrarne anche solo una delle loro parti. Ci si abitua a non cercare piu' al supermercato i prodotti che hanno accompagnato la tua vita fino a non molto tempo fa; a mangiare per colazione - incredibile ma vero - cibi vari come il pesce, la verdura e le zuppe, ma senza rinunciare all'immancabile caffe'.
Ci si puo' abituare alle leggere scosse di terremoto che ogni tanto sopraggiungono e che vengo accolte come nulla fosse.
Insomma....il fatto e' che non e' cosi difficile abituarsi.

Tra due settimane esatte monica-san con morito-san e oscar-chan, faranno ritorno in Italia. Monica-san crede che, a distanza di poco piu' di un anno di lontananza dal suo Paese, visto e considerato quanto sopra, l'arrivo potrebbe rivelarsi non proprio indolore.

domenica 28 novembre 2010

Benvenuti

Ebbene, e' proprio vero, l'ho fatto!

Finalmente, a poco piu' di un anno dal mio arrivo nel Paese del Sol Levante, mi sono decisa ad aprire questo Blogg. I miei amici, a cui, per raccontare le mie storie e le mie avventure, inviavo via mail le ormai famose "cronachine", saranno felici di conoscere questa mia nuova iniziativa. E spero non solo loro.