giovedì 9 dicembre 2010

Stanchezza

Monica-san e' stanca. Si', deve ammettere che e' proprio stanca. Ma di una stanchezza strana, pericolosa, perche', sembra impossibile, non la sente. Dicono siano gli ormoni, che ti danno tanta energia; perche' quando ti devi prendere cura di un bambino piccolo non puoi permetterti cedimenti. Ma la stanchezza c'e' e la si sente soprattutto nei momenti in cui sono necessari concentrazione e capacita' di sopportare sforzi fisici particolari.
Monica-san si e' accorta di essere stanca quando qualche giorno fa ha deciso di rimettere le mani al pianoforte dopo molto tempo. E quello che e' successo e' stato molto preoccupante: le mani e il cervello andavano ognuno per i fatti propri. Non era solo questione di essere fuori esercizio. Era come se la testa si rifiutasse di fare un lavoro che richiedeva una grande capacita' di concentrazione. Monica-san non si e' fatta intimorire da questo fatto, e ha pensato, come dicono da queste parti "muri shinaide", ossia "non esagerare". Cosi' ha fatto, sperando che un poco alla volta potesse recuperare le proprie facolta'. E cosi le sembra che possa essere. Piano piano, pero'.
Il prendersi cura di una creatura praticamente ventiquattro su ventiquattro, tutti i giorni, senza sosta - e se c'e' una sosta, la testa e' sempre la' 'stara' bene? avra' fame? riuscira' a dormire? disturbera'? ecc....' - e' un lavoro veramente grande, che richiede pazienza, forza d'animo e tanta energia.
Ma c'e' un ma! Monica-san si chiede se questa sua stanchezza non sia dovuta in realta' anche ad una altro fattore, ossia al fatto che qui, in terra nipponica, usa - cioe' parla, scrive e legge! - ben tre lingue diverse. E questo per comunicare con le varie persone che ha conosciuto qui!
Inutile dire che probabilmente e' proprio cosi', e che il ritorno in Italia significhera', cosi' almeno spera, avere anche la possibilita' di far riposare un po' la mente, da quella che a volte sembra davvero un fatica grande grande.

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