Sono italiana. Da poco piu' di tre anni vivo in Giappone. Sono approdata in questo Paese con un misto di curiosita' e scetticismo ma armata di tanto ottimismo dato che il mio destino sembrava aver volto lo sguardo al Sol Levante per ben piu' di una breve stagione di vita. La curiosita' permane, lo scetticismo ha lasciato spazio allo stupore e l'ottimismo e' ancora a un livello piuttosto alto.
martedì 10 settembre 2013
Tokyo 2020
Domenica scorsa alle 5 del mattino, i giapponesi hanno avuto la loro grande notizia: Tokyo e' stata scelta per le Olimpiadi del 2020!
A dire la verita' pochi ci credevano, e' stata quindi una gran bella notizia!
Mio marito che era sveglio per sentire il responso della Commissione riunita a Buenos Aires, e' venuto a sussurrarmi nell'orecchio, all'alba, "hanno scelto Tokyo!"
Per tutta la mattina alla televisione non si parlava d'altro. I giapponesi sono molto nazionalisti e le gare sportive sono uno degli ambiti in cui maggiormente emerge il loro senso patriottistico. Difficile quindi, se non si conosce questo, capire discorsi del tipo di quello fatto da uno dei portavoce del governo che nella conferenza stampa poco dopo l'annuncio della scelta di Tokyo per il 2020, ha detto, alla fine, "so che nelle gare olimpiche ci sono tre medaglie, c'e' il bronzo, c'e' l'argento, ma noi dobbiamo impegnarci affinche' non si possa pensare che al solo oro!".
Sentire personaggi del mondo politico fare questi tipi discorsi, emozionati, alcuni quasi commossi, e i familiari entusiasmarsi nel sentirli, ti lascia una sensazione strana. Non ti senti solo straniera, ma senti che ti manca qualcosa. Certo sono contenta se faranno le Olimpiadi in Giappone, ma se avessero scelto Roma, per dire, non credo che mi sarei entusiasmata cosi tanto. Credo che noi italiani abbiamo un senso nazionalistico molto, ma molto basso.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento